3 regole per non sbagliare
Quasi tutti si scontrano con tante scelte nell’arredo di una casa. Che colore di cucina scelgo? Quale parete coloro e di che colore? Che rivestimento scelgo per il bagno?
Tutte domande che ti sarai posto/a se hai una casa di tua proprietà che hai ristrutturato o progettato dall’inizio. Ovviamente ad una risposta, per ogni domanda, sei giunto/a. D’altronde senza cucina in casa non puoi stare e neppure senza rivestimento bagno, quindi volente o nolente ad una conclusione sei giunta/o.

Spesso però non si giunge ad una risposta in tempi brevi su un’altra domanda che tormenta chi deve arredare: che lampadario scelgo?
Frequentemente, mi è capitato più volte anche in case di amici, anche a distanza di molti mesi dall’ingresso ingresso in casa, le lampadine rimangono nude, tristi, disperate e campeggiano dai soffitti in attesa del verdetto finale.

Se molti di noi non inseriscono subito i lampadari per una necessità economica (mica una casa si allestisce in un giorno, le spese sono tante e difficili da affrontare tutte assieme) altri invece non li inseriscono perché non riescono a sceglierli. Non riescono a capire quale sia quello più adatto al loro ambiente, di che dimensione sceglierlo e potrei continuare.

A quanto pare in moltissimi trovano difficile scegliere proprio il lampadario tra i molti accessori di arredo da inserire a casa.

In effetti, a differenza di altri accessori, il lampadario è un catch-eyes (cattura sguardi) per eccellenza e sceglierlo in modo non corretto decreterà la riuscita o meno di un ambiente. Sono un pò melodrammatica, lo so, ma il lampadario è davvero importante.
Il mercato offre milioni di scelte, di tutte le finiture possibili e di ogni dimensione pensabile. Piccoli, medi, grandi, in tessuto, in metallo, in bambù. Di design, di larga distribuzione. Costosissimi o acquistabili a pochi euro. Oggi vediamo insieme cosa dovrai considerare se non sai che lampadario scegliere e come sceglierlo.

Mai un lampadario troppo piccolo
Una prima regola che dovrai ricordare bene, se devi scegliere o rinnovare un lampadario. Meglio un po’ più grande del dovuto che molto più piccolo. Se hai letto qualche altro post del blog sai che sono una grande fan del “meno è meglio”. Ma non in questo caso.

Dimensionare per una stanza un lampadario non è uno scherzo ma se devi scegliere scegli sempre di prenderlo semmai un filo più grande ma mai troppo piccolo.

Le dimensioni adatte
Strettamente legato al primo punto. Capire la dimensione adatta allo spazio a tua disposizione ti permetterà di fare la prima scelta corretta. Se il design, il colore, lo stile sono a tua discrezione (o quasi), la dimensione dovrebbe seguire una certa regola: per spazio tra i 25 ed i 35 mq la larghezza del lampadario dovrebbe aggirarsi tra i 55 ed i 65 cm, per spazi di 15 mq sui 35-40 cm di larghezza e per spazi sui 10 mq scendiamo intorno ai 25/30 cm.

Ovviamente tutto rimane relativo ma, orientativamente, se ti attiene a queste dimensioni non sbaglierai nella scelta ed il tuo lampadario risulterà adatto alla grandezza della stanza. Vuoi dare risalto ad un tavolo importante? O ad un’isola? Scegli un lampadario poco più corto della sua lunghezza per attirare lo sguardo in quel preciso punto della stanza.
La giusta distanza
Dividiamo i casi in due distinti: altezza di stanze standard di 2,70/ 3 metri e quelle molto più alte.

Per le prime un lampadario generalmente dovrebbe pendere circa 40/50 cm dal soffitto. Se hai invece la fortuna di un soffitto alto puoi davvero sbizzarrirti. Penso per esempio alla zona giorno di Maddalena (ti ho mostrato la sua bellissima casa in questo post). Scegli lampadari scenografici, sovrapponili a diverse altezze e considera di farli scendere per arrivare sempre a quei 200/210 cm puliti da terra, considerando l’ingombro del lampadario stesso.

Ecco le mie tre semplici regole per non avere più problemi con la scelta del lampadario. Ricorda infine che un ruolo fondamentale lo giocheranno il suo colore e la scelta della potenza e del colore della luce.
Aveva parlato di illuminazione Pamela in questo post super interessante e se te lo sei perso ti consiglio di darci uno sguardo!
Sono alle prese anche io con la scelta dei lampadari, magari te ne parlerò in un post dedicato. se ti può interessare!
Alla prossima,
Vittoria
Foto in evidenza:
Progetto di Nouvel Interior, foto di Alen Cordic pubblicato da Bjurfors
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8 comments
Grazie, dal soffitto del mio salotto pendono due lampadine, il problema è che ho I soffitti bassi, 2.25 m e sono stanca delle solite plafoniere. Ragionero’ seguendo le tue indicazioni.
Prova a creare un gioco di fili con quello del lampadine stesse. Anche lasciandole nude potresti creare un qualcosa di diverso. Di nuovo.
Sai che proprio Domenica sono andata a vedere dei lampadari per la cucina ed il salotto, il tuo articolo è proprio un’ottimo aiuto
Grazie Rosanna, felice che possa esserti utile.
Lo ammetto, io sono tra gli eterni indecisi… Nella vecchia casa ho scelto gli ultimi lampadari dopo cinque anni e in quella nuova ho messo solo un paio di plafoniere…
Non sei la sola Silvia…è davvero uno degli ultimi pezzi ad essere aggiunto. Spesso si preferisce rimandare piuttosto che sbagliare.
Sono sposata da otto anni e ho ancora il filo con la lampadina che penzola sia in sala che in bagno 😅
Bellissimo e utilissimo articolo come sempre!
Ahahahah in linea allora. Comunque visto che Hay ha un’intera linea, con cui ha fatto fortuna, di lampadari a lampadina dai una mano di vernice e crei il tuo pezzo unico! In perfetto treno minimal.