Lo stile parigino in 6 punti
Questo post riposa tra le bozze da mesi. L’ho scritto di getto, dopo una sera passata a scovare su Pinterest immagini per raccontare lo stile parigino ad una amica in fase di ristrutturazione. E dopo mesi a “prendere polvere” è, direi, arrivato il suo momento.
Più di una volta da quando ho aperto il blog mi è capitato che mi sia stato chiesto come realizzare lo stile parigino in casa. Così come detto anche per la casa in stile scandivano, quello che qui in Italia possiamo fare è certamente ispirarci e reinterpretare lo stile parigino nei nostri contesti.

Come si caratterizza lo stile parigino? E’ uno stile elegante, raffinato, ricercato, fatto di molti mix and match, di accostamenti anche inusuali. Luminosità, spazi ampi, boiserie, luci importanti e studiate, pezzi vintage e di design, tocchi oro, tappeti importanti.
Una ricercata quotidianità che non è mai molto perfetta, tipica di quella noncuranza (stilosa però) dello stile francese in ogni declinazione.
Le altezze
Il primo limite che abbiamo, nelle case moderne, è che lo stile parigino è caratterizzato da grandi altezze, non i canonici 270 cm a cui siamo abituati. Quindi se hai la fortuna di abitare una casa vecchia, con una storia e soffitti alti (vedasi anche le case Vecchia Milano) già sei un passo avanti per poter ricreare un ambiente di ispirazione fatto bene.

Il lampadario chandelier
Infatti uno dei tratti caratteristici dello spazio in stile parigino è il lampadario. Il classico chandelier: imponente, importante, a sovrastare lo spazio. Un oggetto che diventa arredo fondamentale, un perfetto catch-eye e che grazie proprio all’altezza dei soffitti riesce ad avere un ruolo centrale nello spazio abitativo.

L’illuminazione in generale nello stile parigino è molto importante. Luci sparse per casa, a creare ambienti soffusi o meno a seconda dell’esigenze. Lampade da tavolo, lampade da terra, applique. In definitiva la luce riveste sempre un ruolo fondamentale in un ambiente e spesso, troppo spesso, viene invece relegata a conclusione del processo progettuale.
I colori tenui e la palette colori
E’ vero, a Parigi le case prediligono il bianco. Ma non solo. Tutte quelle cosiddette tonalità neutre, capaci di ampliare lo spazio, di caratterizzarlo con delicatezza ed eleganza, risultano perfette per ricreare lo stile parigino.

Opta quindi per bianchi neutri, beige chiari, grigi mai troppo pieni. Il colore è assolutamente previsto ma come complemento, tessili (via libera al velluto ed al lino), decor, oggetti vintage, e non come fulcro della palette. Creare una palette colori composita e ricca di contrasti è una delle sfide più ardue di questo stile.
Tocchi vintage ed oro
Due tratti distintivi dello stile parigino sono i tocchi vintage, ricercati e con linee raffinate, e i tocchi oro. Per quanto riguarda il vintage, l’accostamento di linee moderne e pulite a pezzi scovati qui e lì, magari di manifattura pregiata, è il leitmotiv dello stile. Mixa, matcha, crea accostamenti inusuali senza perdere mai di vista l’eleganza.

Se hai mai cercato immagini di case arredate in stile parigino sicuramente ti sarai imbattuta/o in qualche tocco oro. Che sia una cornice, un candelabro, una lampada, il tocco oro pare proprio essere imprescindibile per ricreare uno spazio parigino. Il consiglio è quello, ovviamente, di non esagerare. Per non sbagliare punta su un solo, importante, pezzo in oro. Una spessa cornice per uno specchio o un quadro, una lampada su un tavolino o su una consolle, un vaso alto e importante.

Le boiserie
Hai già letto di queste “cornici” sul mio blog. Ho una vera passione per le boiserie ed ho scritto un post ad hoc qualche mese fa. La boiserie è forse tra i tratti più comuni (ma non sempre presenti) e ripetitivi dello stile parigino. Queste pannellature, più o meno complicate e ricche, incorniciano le pareti delle case parigine, ma non solo. Impreziosiscono infatti anche i soffitti, magari in aggiunta a intricati rosoni.

Così come per tutto, anche in questo caso, l’importante sarà studiare la totalità dell’ambiente. Unire oro, boiserie, colori, pezzi vintage senza cadere nel “too much” è non impossibile. Pondera, scegli magari boiserie di grandi dimensioni e non molto ricche per richiamare lo stile ma non appesantire lo spazio.

Il parquet
Il pavimento per eccellenza dello stile parigino. Oserei dire l’unico da considerare. In quale posa? Ovviamente nella classica posa a spina di pesce francese (ci sarà un motivo se è chiamato così no?). Largo dunque, almeno per gli spazi in cui si riceve e le camere da letto, all’uso del parquet. Perfetto il match con il bianco e le boiserie. In questo senso il parquet, disponibile in diverse essenze, dal più comune rovere fino al quercia, diventa una bellissima tela su cui creare le varie aree funzionali di casa. Per scoprire proprio tutto sul parquet Maria Gemma ha scritto un post davvero completo che non puoi non leggere.


Uno stile, quello parigino, che può non piacere a tutti e decisamente non facilissimo da ricreare se non con accortezze specifiche e con uno spazio che si presta ad essere arredato in questo modo.
Io ad esempio lo apprezzo moltissimo. Avendo avuto la fortuna di frequentare ripetutamente Parigi negli anni passati non sono certamente rimasta insensibile a questa architettura d’interni così unica, così raffinata, così inusuale rispetto ai nostri standard.
Alla prossima,
Vittoria
Foto in evidenza: Foto Credit Julio Piatti via AD
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2 comments
Questo stile mi piace molto,dal gusto un po’retrò ma penso che abbia bisogno dell’ambiente giusto per essere valorizzo
Concordo Barbara. Il contesto è fondamentale per ricreare questo stile così particolare.